La nostra storia
Il contesto
Alcuni anni fa il WWF ha condotto uno studio, basato sul lavoro dei maggiori esperti in biodiversità alpina, che aveva come scopo l’identificazione delle aree geografiche più importanti per la flora, i mammiferi, gli uccelli, gli anfibi, i rettili e gli insetti delle Alpi. Lo studio ha permesso di identificare ventiquattro aree prioritarie in tutta la regione alpina: delle vere e proprie 'Perle' delle Alpi. Per ognuna di queste aree prioritarie, il WWF European Alpine Programme (EALP) e i suoi partner si sono attivati per definire un “Piano d'azione per la biodiversità” (PdA). Le Perle delle Alpi sono le “aree chiave” che dovrebbero essere protette per salvaguardare la natura alpina. Ciò non significa che le aree esterne a queste zone non siano importanti. Tuttavia, se si vuole essere più efficaci, viste le limitate risorse a disposizione, sarebbe importante concentrare gli sforzi sulle aree dove le azioni hanno un impatto maggiore. Da qui la necessità di definire degli ‘hotspot’ della biodiversità e concentrare l’azione di conservazione della natura su queste aree ad alto valore potenziale. A tale scopo, il Programma Europeo delle Alpi del WWF ha selezionato l'area prioritaria denominata H1 - Regione dei Laghi Insubrici che comprende il Sottoceneri (in Svizzera), l'Alto Lario e le Valli di Varese (in Italia) tra le aree prioritarie pilota grazie alla sua straordinaria ricchezza di specie e di endemismi. Nel 2010, in occasione dell'anno internazionale della biodiversità, è stato presentato il PdA per la biodiversità per quest'area elaborato dal WWF EALP in collaborazione con il WWF Svizzera, WWF della Svizzera italiana e WWF Italia. L'obiettivo del PdA è quello di conservarne la biodiversità dell’area coinvolgendo il maggior numero possibile di attori, istituzionali e privati.
Il compito di attuare il PdA è stato assunto dalla associazione 'Alleanza Territorio e Biodiversità', composta da diverse organizzazioni quali: Abitat, Capriasca Ambiente, il suo gruppo di lavoro ProFrutteti, Casa Astra, Cittadini per il Territorio, Globe, Naturalmente Scuola, Orto a Scuola, Parco delle Gole della Breggia, Pro Natura, ProSpecieRara, SOT, STAN, Uniti per Bré, WWF Svizzera e WWF Svizzera italiana e singole persone interessate al progetto quali Silvia Bernasconi, Roberto Buffi, Marco Martucci e Nicola Petrini. Considerati i tempi lunghi di attivazione di una simile struttura, il WWF ha voluto da subito proporre dei progetti pilota per tutelare specie e ambienti particolarmente minacciati nei settori delle foreste, dei prati secchi e delle acque dolci.
I passi compiuti
L'idea di condividere e discutere la strategia proposta e il PdA con il maggior numero di enti e persone esperte del settore interessate, ha preso avvio con la realizzazione del congresso svoltosi il 1° giugno 2012. Con questo evento il WWF ha voluto dare inaugurare un vero e proprio processo partecipativo per la parte svizzera dell’"Area prioritaria dei Laghi insubrici" che ha coinvolto i principali attori in un lavoro comune, in rete, valorizzandone le sinergie con l’obiettivo di:
- presentare, discutere e implementare il PdA proposto
- contribuire a valorizzare ulteriormente il patrimonio naturalistico presente nell’area
- raccogliere fondi per avviare ulteriori progetti condivisi
- creare le condizioni e il consenso per favorire una concreta collaborazione tra gli attori attorno a obiettivi condivisi.
I passi avviati grazie al congresso del 1° giugno 2012 hanno permesso di passare da una fase di confronto ad una di collaborazione, con l'obiettivo di non mettere sotto tutela il territorio (il punto d’arrivo non è rappresentato da altre aree protette), ma di avviare o favorire una gestione del territorio che abbia, integrati dentro di sé, i principi di una vera ed effettiva sostenibilità. La collaborazione venutasi a creare ha reso possibile dar vita all'"Alleanza Territorio e Biodiversità" che consente di preservare il patrimonio naturale dell'area del Sottoceneri valorizzandone il territorio, estesa anche al Sopraceneri dal 2019. Dell'Alleanza fanno parte diverse associazioni e singoli esperti interessati al progetto. Dal 2013 i membri hanno dato avvio, da soli o insieme, a diversi progetti.
Nel settembre 2015 c'è stato il convegno conclusivo, organizzato dal WWF, per terminare la prima parte del progetto che prevedeva l'implementazione di progetti sul campo.
Questi riguardavano i prati secchi, la messa in rete degli ambienti naturali e seminaturali del Laveggio e del Vedeggio e, infine, le foreste.
La nostra avventura non si è conclusa però. La nostra rete sta crescendo di anno in anno e i nostri progetti sul campo stanno aumentando. Questi si basano sul Piano d'Azione approvato da tutti soci dell'Alleanza, uno strumento che permette di identificare le priorità e i progetti in linea con i nostri obiettivi.