Realizzazione siepe - Canobbio

Una siepe di piante spinose

Da oltre 5 anni la scuola media di Canobbio ha realizzato un orto didattico inserito nella rete Orti a scuola e con esso approvvigiona di frutta e verdura a km 0 le lezioni di cucina degli studenti di terza e opzione quarta media per tutto l’anno. Inoltre, l’orto è teatro di numerose lezioni di scienze sul suolo, sulla riproduzione delle piante, sulle relazioni di interdipendenza tra elementi biotici e abiotici degli ecosistemi. In queste lezioni e nelle attività di coltivazione e cura dell’orto sono coinvolti gli studenti delle classi prime, seconde, terze e quarte affidate alle docenti Francia e Ceresa e gli studenti della scuola speciale che ha sede all’interno della scuola media di Canobbio.
Tre anni fa, nella collina del giardino della scuola è stato piantato un piccolo frutteto. Intorno a ciascun albero da frutto sono state realizzate delle aiuole riempite di cippato, dove vengono stagionalmente coltivate leguminose e fiori: le leguminose arricchiscono il suolo di azoto e forniscono amminoacidi essenziali alle api e agli altri impollinatori, favorendo la formazione dei frutti.
Nella collina del frutteto è stata realizzata un’ampia area di piante aromatiche (lavanda, rosmarino, diversi tipi di salvie, timo, maggiorana, origano, menta piperita). Sono state piantate anche delle aiuole di frutti rossi.
Negli anni, una stretta collaborazione con ProSpecieRara e lo scambio semi all’interno del consorzio scolastico Orto a scuola, ha permesso di arricchire l'orto e il frutteto di un grande numero di specie vegetali non comuni, rendendolo un luogo ricco di biodiversità. Per biodiversità in questo caso si intende una diversità di specie vegetali e animali che, in stretta interrelazione, mantengono stabile e fertile un ecosistema.
Grazie all’impiego di tecniche di permacultura (con la consulenza di Gionata Pieracci), dove il suolo viene arieggiato ma mai rivoltato e frequentemente rivestito di fieno, cippato e miscanto, i delicati equilibri dei cicli della materia, delle relazioni alimentari e riproduttive del suolo sono protetti e si possono sviluppare, rendendo l'ecosistema orto un sistema circolare dove da un lato la materia viene riciclata e riutilizzata, riducendo sprechi e rifiuti, dall’altro si limita l'insorgenza di organismi patogeni che causano malattie alle piante agricole (impianto teorico: lotta biologica e lotta integrata, teoria delle siepi). Un altro aspetto che viene sempre più considerato nelle nostre pratiche di coltivazione è la consociazione vegetale: coltiviamo le fragole vicino alle cipolle, il mais nero diventa supporto per le fave e i fagiolini, e le grandi foglie di zucche e zucchine offrono ombra alle radici, riducendo il consumo di acqua.
La biodiversità dell’orto e del frutteto non favorisce solo la ricchezza e solidità dell’ecosistema del giardino della scuola, non è solo un luogo di studio degli equilibri naturali, ma diventa uno strumento di educazione ad un alimentazione sana, biodiversa e sostenibile degli allievi: nelle lezioni di cucina, ma anche nelle lezioni di scienze si insegna l’importanza di una dieta principalmente vegetale, che offre fonti proteiche alternative a quelle animali, e consente un apporto corretto di vitamine e sali minerali e di carboidrati ad alta digeribilità. Colori e sapori, odori diversi diventano un percorso sensoriale per il cervello degli allievi, e se coltivati con le mani dei ragazzi, favoriscono il loro radicamento e il loro attaccamento affettivo con la natura, trovando le profonde ragioni del nostro legame con essa e favorendone la protezione.
Oggi le nostre società occidentali hanno selezionato solo 130 specie vegetali su cui si basa la nostra dieta, tralasciando molteplici specie di grande valore alimentare e curativo che oggi vanno riscoperte e integrate in una alimentazione che diventa cura preventiva al cancro e alle molte patologie cardiovascolari e neurodegenerative. In questo senso le nuove biotecnologie genetiche, in taluni ambiti hanno dato un fervente contributo positivo (arricchimento di antociani, beta carotenoidi ecc.) in altri un contributo all'industria alimentare ma non alla salute e al benessere (ad esempio nell'aumento di glutine nel grano con insorgenza di intolleranze, gene terminator e infertilità della generazione F1). Per mostrare la biodiversità di un semplice prato antistante la scuola, collaborano con Antonella Borsari, botanica e fitoterapeuta, per condurre una lezione con i ragazzi per la raccolta di piantaggine e altre piante erbacee spontanee edibili e con proprietà debolmente terapeutiche con le quali prepariamo e consumiamo un pranzo insieme ai ragazzi. Questa lezione è un’occasione per affrontare i temi delle neofite invasive e anche delle piante velenose.
La difesa e il valore della biodiversità del giardino della scuola diventa così, la palestra e lo scopo ultimo dell’insegnamento dell'educazione ad uno sviluppo sostenibile, obbiettivo fondamentale dei programmi di scienze naturali, di educazione alimentare e in generale della formazione generale di un futuro cittadino.
Nell’anno 2020-2021, la sede di Canobbio ha votato un PEI con tema relativo alla creazione di buone pratiche per lo sviluppo sostenibile nella scuola. In questo progetto educativo di istituto si inseriscono numerosi progetti: la creazioni di linee Pedibus per una mobilità sostenibile degli allievi per raggiungere la scuola, l’acquisto di una lavastoviglie e l’eliminazione di tutte le stoviglie usa e getta (bicchieri, cucchiaini del caffè), la creazione di un rubinetto di acqua potabile (con esposizione delle analisi dell’acqua per creare consapevolezza sui parametri fondamentali) e promozione delle borracce per gli allievi, creazione di un mercatino del baratto di abiti e oggetti per i ragazzi a scadenza mensile, progetti di controllo produzione rifiuti, e potenziamento del riciclo, controllo dei consumi energetici (monitoraggio impianto fotovoltaico della scuola, limitazione dell’uso della luce elettrica in fasce orarie superflue). All’interno di questo Pei, la docente Vlady Ceresa e la docente Priscilla Francia, conducono il progetto sopraelencato di promozione/protezione della biodiversità. All’interno di questo progetto si vorrebbe allestire una siepe di piante spinose, per favorire la nidificazione, protezione e alimentazione degli uccelli, sia in transito migratorio che stanziali. 

La siepe e la collaborazione con l'ATB

La siepe è stata allocata al bordo del sentiero che costeggia il bosco, di fronte allo stabile della SSPSS.
Con l’aiuto di Eric Vimercati di BirdLife, hanno selezionato le specie più utili allo scopo e in seguito acquistate presso il vivaio cantonale di Lattecaldo.
Sono state piantumate una cinquantina di piante alla distanza di circa un metro l'una dall'altra coinvolgendo gli alunni di diverse classi .
I ragazzi hanno prelevato il compost maturo dalla fattoria limitrofa, per arricchire il terreno di piantumazione.

L'ATB ha contribuito finanziariamente a sostenere questa parte di progetto.

Per maggiori informazioni: www.ortocanobbio.info

Foto: SM Canobbio