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Una vespa sconosciuta nel cuore della città

Scoperta nel Vondelpark di Amsterdam, la Aphaereta vondelparkensis è un insetto parassitoide. L'ecologo Schilthuizen: "Di solito si pensa ai conigli e ai merli. Ma anche la terra contiene una sua ricchezza"

la Repubblica - Una nuova specie di vespa è stata scoperta da studiosi e ricercatori in giro per Amsterdam alla ricerca di biodiversità da proteggere. Stavolta però, proprio nel centro affollato di una capitale. La notizia proviene dalla Taxon Expeditions, un’organizzazione che conduce ricerche in tutto il mondo e che ha approntato un progetto di cinque giorni proprio nel Koeien Weide, la riserva naturale gestita dal Comune olandese.

Menno Schilthuizen, fondatore della Taxon Expeditions, ha riunito un team di scienziati e ricercatori proprio per esplorare la biodiversità di una città grande e densamente abitata quale è Amsterdam (854.047 abitanti nel 2018). Stando al parere dell’ecologo Remco Daalder, i risultati dell’esperimento di Schilthuizen sono davvero spettacolari. Nel corso degli studi i ricercatori sono riusciti a  classificare oltre 100 specie di farfalle, 21 specie di ragni e 15 specie di lumache. "Questo dimostra – aggiunge Daalder – che la biodiversità presente anche in pochi ettari di terreno, come quelli di una città, può essere di enorme valore".
La nuova specie di vespa, Aphaereta vondelparkensis, è un tipo di vespa parassitoide, il cui nome deriva dal posto nel quale è stata scoperta, il Vondelpark di Amsterdam. L’insetto si presenta ai nostri occhi con un aspetto decisamente diverso da quello cui siamo abituati con le altre vespe. Il suo ritrovamento è stato piuttosto macabro, perché era rimasta intrappolata nella carcassa di un pollo morto e sepolto nel terreno. Alla Vrije Universiteit, ateneo locale, si è stabilito che il campione di insetto repertato era in realtà una specie finora sconosciuta.

Daalder ha lodato il professor Schilthuizen per aver ampliato il concetto di biodiversità, anche e probabilmente nel senso di averla condotta dalla piena natura ai contesti urbanizzati: "Quando si parla di biodiversità – conclude l’ecologo – di solito si pensa ai conigli e ai merli. Ma Schilthuizen guarda pure per terra e la terra contiene una sua ricchezza. Ora stiamo accordandoci per procedere alla visita di altri parchi, in modo da capire quali altre specie potremmo conoscere".

Qui potete trovare l'articolo originale de "la Repubblica".