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La newsletter del WWF Svizzera

Nelle ultime settimane, il coronavirus ha modificato in modo radicale la nostra vita quotidiana, facendoci comprendere con estrema chiarezza quanto siano precarie anche le strutture apparentemente più solide

Ancora una volta, scopriamo come la nostra esistenza dipenda dall'equilibrio della natura e quali drammatiche conseguenze possa generare lo sfruttamento del nostro pianeta. Stando alle nostre attuali conoscenze, il coronavirus è stato contratto per la prima volta dall’uomo in un mercato di animali selvatici in Cina: l’infezione è stata verosimilmente trasmessa da un pipistrello e un pangolino. Tuttavia, è sempre bene ricordare che il Sars-CoV-2 non è il primo agente patogeno che l’uomo contrae dagli animali.

 «Se gli habitat vengono distrutti, le specie che prima vivevano in mondi completamente differenti sono costrette ad avvicinarsi», dice Doris Calegari. Da oltre 20 anni l’esperta di protezione delle specie presso il WWF Svizzera è in attivo scambio con i colleghi del WWF di tutto il mondo. Nella sua intervista ci spiega di come sia aumentato il rischio di una pandemia globale e quali siano le conseguenze sul nostro impegno per la protezione dell’ambiente in relazione alla situazione attuale. 
Il coronavirus sottolinea in modo drammatico e doloroso la necessità di ripensare e modificare radicalmente il nostro rapporto distruttivo con la natura. Grazie per il tuo impegno a favore di un pianeta ricco di vita e di un futuro degno di essere vissuto per le generazioni future.

Qui potete leggere l'intervista.