Creato in collaborazione con JardinSuisse, lo chiamiamo GIARDINO DEL FUTURO

Può essere rilasciato anche alla ditta giardinieristica che ha creato il giardino oggetto della domanda (fra proprietari e ditte sono possibili diverse forme di collaborazione). Ad oggi già oltre una ventina in beneficiari. Cosa si chiede? Almeno il 30% dell’area non occupata da edifici è naturalistica, non si usano erbicidi e pesticidi, sono favorite le specie indigene. Non si sottolinea mai abbastanza quanto importanti siano i giardini (anche piccoli) per la salvaguardia della biodiversità. Il singolo può fare molto con poco. Eppure il giardino naturale è ancora in assoluta minoranza. Bastano alcuni semplici provvedimenti, sempre nel rispetto delle specifiche esigenze e preferenze. Ad esempio tagliare meno il prato, piantare cespugli indigeni, se c’è posto alberi, sistemare un mucchio di rami o pietre, lasciare che la natura prenda il suo corso (appunto "solo" sul 30% dell’area). Sono volentieri a vostra disposizione per un consiglio tecnico, senza impegno.

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